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storia di una rassegna

È finita.

No, non intendo l’APCG, e neanche la scuola o la storia dei Brangelina.

È finita la Stagione del Giglio di quest’anno, una rassegna straordinaria.

Perché ci ha accompagnato da ottobre a maggio.

Perché il genere degli spettacoli è diventato più vario,  spaziando dalla commedia al musical, al noir, al testo concettuale.

Perché ha coinvolto non solo tante nostre compagnie, ma anche gruppi esterni, che ci hanno portato la loro passione e il loro talento (e nella maggior parte dei casi anche il loro pubblico!).

Perché ci stiamo facendo conoscere sempre di più.

Ragazzi, è un dato di fatto: ormai vengono a vederci anche completi sconosciuti!

Per un totale di 1881 spettatori (e spettamucche, sottolinea il Presidente), ai quali si aggiungono gli oltre 500 degli ultimi spettacoli “off” di questi mesi; e un paio di volte abbiamo avuto il tutto esaurito!

Ci siamo preparati, ci siamo sbattuti, abbiamo litigato, ci hanno fatto sparire le scenografie sotto il naso, abbiamo trasportato mobili e oggetti contundenti e fatto le ore piccole, ma una volta sul palco l’emozione è sempre quella: grande!

Grazie a tutti, Apcgini! Un grazie speciale va al nostro burbero, ma amato Capo Supremo della rassegna, che si è smazzato anche quest’anno i compiti organizzativi più rognosi, perfezionando sempre più la sua capacità di gestione dello stress: ora non azzanna più il pubblico, mostra solo i canini in un sorriso cordiale.

Sono tempi di cavoli amari per la cultura, e lo stiamo sperimentando – sul piano economico – anche nella nostra piccola realtà, ma spero e credo che saremo in grado di tenere duro e continuare a fare quello che abbiamo fatto quest’anno: un sacco di teatro!

Elena Poletti