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Sangue e rassegna

Diciamocelo: assistere agli spettacoli della Stagione del Giglio è una sofferenza. Se non andrai in scena durante la rassegna in corso, patisci perché vorresti essere al posto loro, c****. Se devi ancora andare in scena, patisci perché…vorresti essere al posto loro, c****! E allo stesso tempo perché realizzi che in poche settimane toccherà a te, e in quel lasso di tempo ti sembra più plausibile raggiungere il livello B2 di aramaico che non riuscire ad arrivare allo spettacolo in condizioni decenti insieme alla tua compagnia. Se invece hai già dato, ti struggi perché vorresti che toccasse ancora a te: l’adrenalina, l’agitazione da retropalco, l’orgasmo lucidamente incosciente dello stare in scena, il sollievo e il cameratismo ebete del dopo. Nonostante tutto questo, o eroic@ soci@, tu devi venire alla rassegna! Non solo perché probabilmente DOVRAI fare un turno da maschera o cassiere/a (ma non sentirti sotto pressione per questo)…La Stagione del Giglio è il momento più figo dell’anno, quello in cui si fa teatro in carne ed ossa, mettendosi in gioco sul serio, e quest’anno supereremo noi stessi! Sarà una stagione lunga e calda (nel senso che si finirà in primavera), la più ambiziosa mai progettata nella storia APCGina: devi esserci! Senza contare un vantaggio essenziale: per i soci, tutti gli spettacoli sono gratuiti (non sputarci sopra: è stato versato del sangue per garantirti questo diritto). Quindi (per dire), se ti rompi veramente le scatole, puoi sempre uscire a fare una commissione e rientrare quando il secondo atto entra nel vivo, senza sentirti eccessivamente in colpa. Oppure, nel caso, puoi sempre fingere un malore…Insomma, bando alle ciance: ti aspettiamo nei sotterranei dell’Esedra!!

Elena Poletti